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LOGLIO.
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LOGLIO.
Definiz: Sost. masc. Pianta annua, della famiglia delle graminacee, con una spiga composta di spighette fornite di fiori, la quale cresce spontanea fra le messi, e il cui seme cagiona agli uomini e agli animali alterazione e come una specie di ubriachezza. Dicesi anche Zizzania; ed è il Lolium temulentum dei Botanici.
Dal lat. lolium. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 126: Il loglio, o vero zizzania, nasce tra 'l grano ne' secchi tempi, ed ha virtù acuta e velenosa, ed oppia la mente, e perturbala ed inebbria.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 550: Ne' luoghi umidi e acquosi, il grano spesso traligna, e si converte alcuna volta in loglio ed in vena.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 119: E loglio e avena fa (la natura) nascer tra i grani.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 163: La terra, non più matre anzi matrigna,... Fa che l'inespugnabile gramigna E che il loglio e la veccia affoghi 'l grano.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 436: Il loglio, che in Toscana chiamiamo noi gioglio, è notissimo veramente a ciascuno.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 162: Il loglio nasce naturalmente da per sè nel principio dell'inverno tra 'l grano e tra l'orzo.
Definiz: § I. E per il Seme o Granello del loglio. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 478: Il pasto delle galline, del quale molto si dilettano, son vermicelli e panico, e quasi ogni granello, e massimamente il loglio molto lor si conviene.
Esempio: Dant. Purg. 2: Come quando, cogliendo biada o loglio, Gli colombi adunati alla pastura,... Se cosa appare ond'elli abbian paura, Subitamente lasciano star l'esca, Perchè assaliti son da maggior cura; Così ec.
Esempio: Galil. Op. VI, 353: Voi mi fate sovvenir di quello che diceva che il grano gli faceva venir capogiroli e stornimenti di testa, quando però v'era mescolato del loglio. Ma è il loglio, iu buon'ora, e non il grano, quello ch'offende.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 418: Loglio. Erba nota, che nasce fra le biade, detto anche Zizzania, Lolium, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 572: Meravigliomi che tu manuchi loglio, quando il grano è a buon mercato.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 115: Che poi il loglio possa usarsi in cibo, lo ha detto anche Giovacchino Stroppio.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 122: Egli è necessario ancora, che sia la semenza del grano ben monda e purgata da qualunque altra di diverso genere, e specialmente dalle vecce, dalla vena, dal loglio, e simili.
Definiz: § II. Loglio perenne, lo stesso che Loglierella, ed anche il Seme di questa pianta. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 343: Ecco l'indicazione dei semi e delle proporzioni respettive, occorrenti per seminare un ettare di prateria stabile in terreno di buona qualità e ben preparato.... Lolium perenne, Loglio perenne o loglierella, chil. 13.
Definiz: § III. Dormire nel loglio. Modo proverbiale che vale Aver poco cervello, Esser balordo; usalo per lo piu. con la negazione. –
Esempio: Not. Malm. 2, 462: Il loglio è un'erba, che nasce fra' grani, il seme della quale mangiandolo, dicono, che faccia sbalordire e venir sonno. E da questi mali effetti del loglio abbiamo un proverbio, che dice: Io non dormo nel loglio, che significa: Io non son balordo.
Esempio: Fag. Comm. 4, 413: Che conti? che saldo? Ho i miei libri belli e buoni, tenuti per bilancio con tutti i suoi ricapiti, stracciafoglio, giornale, debitori e creditori: non si dorme nel loglio, nè si vive a brace.
Definiz: § IV. Essere fra il grano il loglio. Modo proverbiale che vale Esser misto il male col bene, Trovarsi de' cattivi in mezzo ai buoni. –
Esempio: Mart. L. Op. 59 t.: Ma quest'è ch'io mi doglio, Ch'infra il buon grano è 'l loglio.